Scala delle difficoltà

Un errore che fanno in molti è quello di confondere la difficoltà tecnica di un sentiero, con la fatica fisica che faranno. Due aspetti completamente distinti da considerare sempre bene, e con attenzione. La fatica fisica è sempre e solo soggettiva. Se fai una vita estremamente sedentaria, non pratichi sport, fumi, hai delle scorrette abitudini alimentari, sei in forte sovrappeso o, peggio ancora, hai problemi di salute, anche l’uscita tecnicamente piu’ semplice potrebbe risultare estremamente faticosa.

Considera, poi, che camminare in città non è come camminare su un sentiero di montagna. Se per te camminare significa raggiungere l’ufficio ogni mattina a piedi e andare da Piazza Duomo, a Milano, a Piazza  Cordusio, è facile che ti troverai in difficoltà. Affrontare un’escursione o un itinerario di montagna (e non chiamiamole gite) 😉 per quanto apparentemente semplice possa sembrare, richiede in ogni caso una certa forma mentis, un certo impegno e una certa dedizione alla fatica.

Viceversa, se sei in salute, pratichi sport durante la settimana (nuoto, palestra, corsa), ami la natura e ti piace camminare, non dovresti avere difficoltà alcuna o, in ogni caso, dovresti fare meno fatica.

Anche l’età non è particolarmente importante. Abbiamo visto e conosciamo persone di 70 e passa anni che si godono l’agognata pensione scalando montagne e camminando per diverse ore al giorno e persone di 20 alzare bandiera bianca dopo pochi passi (nonostante un variegato curriculum di esperienze che vanno dallo Zumba al CrossFit all’Acquagym).

In qualità di Guide ambientali escursionistiche le nostre proposte sono caratterizzate da una forte compenente culturale, unita ad una minore componente sportiva. Non è mai una gara di corsa né di resistenza e valorizziamo al massimo il momento della condivisione. Non solo. Durante il percorso ci sono sempre numerose pause, per dare a tutti la possibilità di godersi al meglio la giornata.

Alla domanda “E’ facile?” “E’ difficile?” non c’è una risposta unica, univoca ed assoluta, in termini di fatica. E’ come se noi ti chiedessimo “La matematica è facile o è difficile?”  “L’esame di analisi, all’università, è facile o è difficile?”. Capisci subito che diventa tutto molto relativo e assolutamente soggettivo. Uno studente della facoltà di ingegneria del Politecnico potrebbe superarlo studiando pochi mesi. Altre persone tentano e ritentano, senza successo, diverse volte. Dipende dalle basi, dalle tue attitudini e….dalla passione per la materia!

C’e’, in ogni caso, in ambito escursionistico, una scala dei gradi di difficoltà (Scala Cai) che ci viene incontro e che ci aiuta nella scelta di un percorso rispetto ad un altro, che prende in considerazione il dislivellolo sviluppo, il tipo di terreno da affrontare, la segnaletica, la possibile presenza di tratti esposti o attrezzati, possibili problemi di orientamento.

Per semplificare le cose e metterti in condizione di scegliere l’uscita piu’ adatta alle tue caratteristiche e/o condizioni fisiche, ti invitiamo a leggere sempre la difficoltà riportata sotto ad ogni escursione, che possiamo riassumere cosi’ (fermo restando che ogni sentiero è diverso dall’altro e che anche all’interno della stesso grado di difficoltà potrebbero esserci delle differenze sensibili):

Difficoltà: Elementare

Passeggiata o percorso comunque breve, con dislivello quasi assente, su sentiero largo, comodo e ben segnalato. Non richiede particolare esperienza o preparazione fisica. Uscita adatta a principianti o a coloro che vogliono godersi una giornata a ritmo lento. Obbligatori sempre e comunque scarponcini da trekking, meglio a collo alto, con suola antiscivolo in Vibram. (T della  Scala Cai)

Difficoltà: Facile/Medio Impegno

Itinerari che si sviluppano su stradine, mulattiere o comodi sentieri, che iniziano gia’ a presentare maggiore dislivello (fino ai 500m) e che richiedono gia’ un grado di esperienza maggiore, passo sicuro e capacità di orientamento. Uscite adatte a principianti, un minimo allenati e in buone condizioni fisiche. Obbligatori sempre e comunque scarponcini da trekking, meglio a collo alto,con suola antiscivolo in Vibram (T/ E della Scala Cai)

Difficoltà: Medio Impegno

Itinerari per escursionisti piu’ esperti ed allenati. Si snodano su sentiero vario (boschi, pascoli, ghiaioni). Possono svolgersi su pendii ripidi, anche con brevi tratti esposti, generalmente protetti. Richiedono una buona forma fisica, resistenza alla fatica, una certa abitudine a camminare e una media di  4/5h di cammino  Il dislivello è compreso tra i 500 e i 1000m. ( E della Scala Cai)

Difficoltà: Impegno Alto

Itinerari per esperti, che richiedono un’ottima forma fisica e un buon allenamento, resistenza alla fatica, capacità di muoversi su terreni vari, generalmente impervi, ripidi con tratti esposti. Richiedono ottima coordinazione nei movimenti, passo fermo e sicuro e buon fiato. I dislivelli sono importanti e possono superare i 1000m (E/EE della Scala Cai)

Per te che sei alle prime armi, il consiglio di massima che possiamo darti è sempre quello di guardare sempre il dislivello e di iniziare sempre dal basso e da un’uscita elementare. Con la giusta costanza ed allenamento, farai sempre in tempo ad alzare la famosa asticella!

Un occhio di riguardo, poi, anche allo sviluppo. Generalmente non si ragiona in termini di km ma di dislivello. Se la tua passione, pero’, sono i Cammini o le antiche Vie di Pellegrinaggio allora anche lo sviluppo diventa un dato importante da considerare. Solo per farti un semplice esempio, se mai verrai con noi a percorrere la celebre Via Francigena, considera che alcune tappe presentano un dislivello minimo (a volte solo 100 o 150m) ma potrebbero essere molto lunghe (30 o 40km), distanze che richiedono un’ottima gamba e diverse ore di cammino.

Per quanto riguarda i trekking di piu’ giorni (che possono essere stanziali o itineranti, di rifugio in rifugio) prendi invece sempre in considerazione che camminare per più giornate consecutive, con lo zaino sulle spalle, potrebbe essere abbastanza faticoso. Il fatto, poi, di doversi spostare, prendere magari treni, autobus, battelli, seggiovie e chi piu’ ne ha ne metta, potrebbe metterti a dura prova. C’e’, pero’, sempre l’altro lato della medaglia. Tempi, magari, piu’ dilatati, rispetto alla singola uscita giornaliera, il piacere di conoscere meglio i nostri compagni di avventura, e la possibilità di approfondire maggiormente la conoscenza di un territorio, con le sue peculiarità, la sua storia e le sue tradizioni.

Non hai che da fare il grande salto!